Benvenuti in RAM
Nel connubio tra un veicolo artigianale come il risciò a pedali, e le decorazioni che lo nobilitano, il Bangladesh mette ogni giorno in scena per le strade un'arte popolare autentica, coloratissima, in perenne movimento. Azionato soltanto dalla fatica degli umani e dunque non inquinante, questo mezzo di trasporto a tre ruote, usatissimo dalla gente comune, viene ravvivato - soprattutto qui – da motivi pittorici densi di significato simbolico. Nato in estremo oriente ma oggi diffuso soprattutto nell'Asia del sud e del sud est, quello dei risciò costituisce infatti in Bangladesh uno dei settori più improbabili, ma vitali, di un piccolo grande paese di 160 milioni di persone, dove creare occupazione immediata è l'imperativo di base. Questo libro ne presenta i protagonisti: i pedalatori bangladeshis, migranti dalle campagne, che lavorano a giornata; gli imprenditori locali che i risciò li commissionano; gli artigiani specializzati che li assemblano e noleggiano; i meccanici che li tengono in piedi. Il volume descrive i luoghi dove i mezzi vengono parcheggiati, spesso slums e bidonville. Ma vuole anche rappresentare un omaggio ad uno sforzo artistico di strada che va affievolendosi, quello dei pittori di risciò, i quali sopravvivono confezionando le componenti artistiche del mezzo. Le tecnologie digitali stanno infatti sostituendo in maniera implacabile, anche in questa regione, la comunicazione figurativa realizzata manualmente, che per secoli è rimasta uno dati più riconoscibili del subcontinente indiano. Un tributo ai risciò a pedali, dunque − risciò dall'inglese rickshaw – che a centinaia di migliaia costituiscono, in Bangladesh, un fenomeno stupefacente.